Il 29 giugno la “sanificazione” del portico della chiesa di San Francesco. È solo l’ultimo atto di una folle vicenda che da anni coinvolge i senza fissa dimora e l’incapacità del Comune di Como di occuparsi dei più deboli e fragili. Per impedire che si faccia un presidio le cui proposte poi cadano nel vuoto, con la puntata di oggi ripercorriamo alcune delle tappe che hanno portato al presidio di ieri: dall’emergenza in stazione fino alle ripetute richieste per un dormitorio permanente.
Dalle 10/ Sabato 6 agosto 2016 si svolgeva l’incontro tra le varie realtà che a Como e in altre città italiane si occupano della situazione dei profughi e dei migranti. Una discussione svoltasi prima sul prato antistante la stazione di Como San Giovanni, proseguita poi alla parrocchia di Rebbio. I primi interventi a Rebbio sono di Andrea dell’associazione romana Baobab, Damiano di Accoglienza Degna e Don Giusto della Valle, parroco di Rebbio. Leggi l’articolo su ecoinformazioni.
Dalle 11/ Facciamo un salto in avanti di due anni, quando è iniziata l’ormai tristemente nota vicenda dell’emergenza freddo. Un termine transitorio che come più volte è stato ricordato non mette a fuoco il vero problema: per i senzatetto l’emergenza è continua senza bisogno di freddo o caldo. Per questo la rete Como accoglie, il 4 aprile 2018, ha organizzato un presidio in risposta alla riduzione dei posti letto del Centro Cardinal Ferrari. Leggi l’articolo su ecoinformazioni.
Dalle 12/ Facciamo un salto in avanti di due anni: “passata” (o sarebbe meglio dire insabbiata) la vicenda della stazione il 16 aprile 2018 la rete di Como senza frontiere ha fatto il punto della situazione riguardante i senza fissa dimora a Como, che già allora cominciavano a misurarsi con una drastica contrazione della disponibilità istituzionale alla loro accoglienza, già insufficiente, nonostante l’impegno mostrato dalle forze dell’attivismo sociale nell’integrarla. Nel video l’intervento di Georgia Borderi e Annamaria Francescato, leggi tutto su ecoinformazioni.
Dalle 13/ Solo un paio di settimane fa, il 13 giugno, le reti associative comasche impegnate nella solidarietà manifestavano per i diritti delle persone senzatetto. Diritti violati dall’incapacità delle istituzioni di prendersi cura della fragilità, specialmente in un periodo emergenziale come questo. Vi proponiamo l’intervento di Marta Pezzati dell’associazione ComoAccoglie. Leggi tutto su ecoinformazioni.
Dalle 14/ In questa situazione drammatica non ci dobbiamo dimenticare che alla fine la solidarietà vince sempre. Jacopo Mascheroni aveva ricevuto un foglio di via per aver partecipato alla Marcia per la pace 2017, dopo essersi “macchiato” di aver aiutato i migranti durante la crisi della stazione di San Giovanni. Ebbene, la scorsa estate Jacopo è stato assolto “perché il fatto non sussiste”: giustamente si è riconosciuto che aiutare e difendere i diritti altrui non è un reato in un paese libero e civile. Vi proponiamo il discorso di Jacopo alla vigilia della sentenza, durante il presidio Difendi la solidarietà. Leggi l’articolo su ecoinformazioni.
Anche per oggi è tutto, vi auguriamo una buona serata e ci rivediamo domani su questa pagina. [Dario Onofrio, coordinatore Arci Como WebTV]
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