Nell’immaginare l’edizione 2021 della Festa del 2 giugno, abbiamo voluto proporre un ampio ventaglio di sollecitazioni, che partono – al mattino – con una piccola, vera festa in presenza, e che continuano – al pomeriggio – con una serie di contributi video tutti concepiti con lo sforzo di spiegarsi e di sollecitare pensiero consapevole e cittadinanza attiva.
Questa festa fa parte, nelle nostre intenzioni, di un percorso articolato e mai concluso che si svolge anno dopo anno intorno agli snodi fondamentali della storia e dell’attualità: è il cosiddetto Calendario civile, che non vuole essere semplicemente un promemoria di date “da ricordare” (e anche “da celebrare”) bensì uno stimolo alla costruzione di una coscienza collettiva, capace di trasformarsi in un impegno per il futuro. Alle date ormai consolidate (quali più, quali meno frequentate), come il 25 Aprile, il Primo Maggio, l’8 Marzo, la Giornata della Memoria il 27 gennaio, lo stesso 2 Giugno, contiamo di aggiungerne sempre di nuove, non per l’amore di celebrazione, ma per l’affermazione dei Diritti, che anche di conoscenza si nutrono. [FC, ecoinformazioni]
Un pomeriggio dedicato ad alcuni dei tanti, tantissimi, possibili temi da affrontare in occasione della Festa della Repubblica, che è anche Festa della Costituzione (cioè della carta fondativa della Repubblica stessa), e quindi la festa del nostro presente e del nostro futuro.
Abbiamo scelto di farlo a partire da una serie di materiali volutamente diversificati, come linguaggi e come sguardi, ma tutti convergenti intorno ai valori che sono alla base della Costituzione. Al centro abbiamo comunque messo il tema dei diritti del lavoro, in alcune delle sue molte accezioni, perché in questo periodo che si vorrebbe di “rinascita”, se non proprio di “Rinascimento”, e che rischia invece di essere solo di “ripresa”, il lavoro è oggetto di troppe colpevoli semplificazioni e – soprattutto – di troppe riduzioni e cancellazioni di diritti.
Dalle 14,30/ Partiamo dalla Carta costituzionale. Giuseppe Battarino, magistrato, scrittore e saggista, guida attraverso il progetto “Dizionario Costituzionale – La trama” a una serie di video che la (ri)nascita della nazione con la scelta della forma repubblicana (con il video di Giuseppe Emilcare sull’art. 139), alla ricostruzione del clima politico e culturale di quello snodo fondamentale della storia italiana (con la testimonianza di Michele Marciano) e al ruolo attribuito al lavoro (con il contributo di Rita Sanlorenzo sull’articolo 36).
Dalle 15,30/ I differenti aspetti della tematica del lavoro sono ulteriormente sviluppati in una serie di contributi con Mbaye Diongue, Giuseppe Leoni, Pierluigi Tavecchio, che da differenti punti di vista approfondiscono i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici con uno sguardo rivolto all’attualità, ai problemi della sicurezza e della tutela del posto di lavoro, agli sforzi di applicazione e ai rischi di svuotamento dei principi costituzionali.
Dalle 16.30/ Come contributo alla conoscenza storica del periodo fondamentale e drammatico che vede la fine del fascismo, il superamento della monarchia e la progettazione della nuova Repubblica, ripropoaniamo la registrazione della lezione su Resistenza e Costituzione, tenuta a Como, su invito dell’ANPI, nell’aprile 2019 da Valerio Onida, già presidente della Corte Costituzionale.
Dalle 17.30/ Ancora due interventi per allargare la prospettiva: Miguel Gotor presenta il libro di Federico Fornaro 2 giugno 1946. Storia di un referendum, e la deputata comasca Chiara Braga affronta il tema Una Repubblica per le nuove generazioni.
Dalle 18,30/ Per concludere la giornata, in un clima di festa, proponiamo il concerto in streaming dei Settegrani. Clicca qui o sull’immagine per vederlo.